L’impatto visivo della tecnologia ha ormai assunto le forme più disperate, dalle immagini onnipresenti nei social media, alle città illuminate da billboard artistiche, fino a rappresentazioni digitali artistiche vere e proprie. La tecnologia è diventato il canale d’espressione di noi stessi e della nostra creatività di ciò che è scibile o di immaginabile, tramite la creazione di videogiochi o film che riescono a catturare mondi astratti e mai concepiti prima. La potenza della tecnologia digitale nell’esplorare la nostra fantasia ha fatto sì che possa essere inoltre condivisa, esplorando mondi, personalità e modi di esprimersi differenti. È evidente dunque che la tecnologia stia influenzando l’arte e che stia aggiungendo delle nuove attribuzioni e ponendo nuovi dubbi, ma come esattamente?
Arte e tecnologia: un legame inscindibile
È importante comprendere, in primo luogo, che la tecnologia non è solamente legata al mondo scientifico, matematico o digitale. Sorprendentemente a quanto si potrebbe pensare, il termine tecnologia fu concepito in principio dalla civiltà Greca, con la necessità di formulare un termine che descrivesse al meglio le Belle Arti, ossia quelle arti che combinano l’ispirazione artistica all’abilità tecnica, come l’architettura, la pittura e la scultura. Se nell’Antichità il termine “tecnologia” era più vicina alla connotazione di “tecnica”, con il Rinascimento la scienza, la razionalità e l’innovazione tecnologica rappresentava l’essenza di concepire l’arte, formando opere straordinarie e indelebili nel tempo. Nel corso della storia è dunque possibile constatare che la tecnologia, intesa come impiego di nuovi strumenti per rappresentare il mondo circostante e il nostro mondo soggettivo, assume una connotazione diversa a seconda dell’epoca, in cui desideriamo concentrarci.
Nonostante ciò, il legame tra l’arte, scienza e la tecnologia resta indissolubile, portando all’invenzione di nuove tecniche e l’evoluzione stessa. Nell’epoca digitale odierna, dove la tecnologia digitale è divenuta onnipresente, l’arte trova il suo canale per evolversi ed esaltare l’evoluzione scientifica, usato ed esplorando le tecniche digitali. L’arte digitale richiama i capisaldi dell’arte rinascimentale, dove la scienza contribuisce attivamente nella creatività. Con la seguente chiave di lettura moderna, possiamo quindi comprendere le tecniche emergenti che ad oggi sono impiegate nel mondo dell’arte e come la tecnologia stia diventando sempre più predominante.
L’influenza della tecnologia digitale nell’arte
La fusione dell’arte e della tecnologia digitale ha concepito un nuovo modo di creare arte, ossia l’arte digitale. L’arte digitale utilizza strumenti digitali per comporre opere artistiche. Nasce per la prima volta negli anni 1960, con l’invenzione dell’Internet e di computer sempre più all’avanguardia. Inizialmente, l’arte digitale veniva creata attraverso processi di coding e algoritmi, poi, con l’evoluzione di sistemi e software sempre più intelligenti, l’arte digitale assunse le forme di videogiochi e opere cinematografiche fantascientifiche.
Sebbene all’inizio del secolo tali strumenti risultavano complessi all’utilizzo, ad oggi, con la diffusione massiva di dispositivi digitali e software, chiunque può usufruire delle tecnologie per scoprire luoghi inesplorati della propria fantasia. La prima influenza apparente della tecnologia digitale nell’arte è negli strumenti di utilizzo: ad oggi con l’Intelligenza artificiale, software dedicati all’editing, al design, all’animazione e alla tecnologia 3D, l’arte sfrutta strumenti non convenzionali per creare opere artistiche originali ed uniche.
È facile trovare queste opere digitali dappertutto: nei nostri dispositivi, nelle nostre città e nelle pubblicità, l’arte creata con la tecnologia e condivisa grazie ad essa. È quindi apparente che la tecnologia ha permesso all’arte di essere condivisibile e accessibile, grazie soprattutto ai social media che, in aggiunta, hanno reso l’arte uno strumento interattivo e coinvolgente per sviluppare nuovo modo creativo ed effetto di creare pubblicità. L’interazione massiccia dei contenuti artistici, ha contribuito a rendere il mondo artistico più inclusivo.
Inoltre, con l’invenzione dell’arte generativa, creata grazie, chiunque può lanciarsi nel mondo dell’arte senza avere delle competenze artistiche, ma esprimendo solamente ciò che ci ispira al momento. Perciò, anche il concetto di “artista” si evolve e pone, su questo piano, una rivalutazione del concetto stesso.
Altre forme di arte digitale abbiano permesso di rendere le opere d’arte un’esperienza immersiva. Tecnologie come la realtà virtuale e la realtà aumentata hanno permesso di dare una dimensione reale a mondi fantascientifici o una visione più tecnologica del mondo reale. Ad oggi, anche i musei si stanno adattando alla trasformazione digitale dell’arte, per rendere l’arte una dimensione ancor più coinvolgente. Con il COVID, sono state concepite le prime mostre virtuali e nacquero successivamente esperienze immersive create grazie all’archeologia virtuale e le gallerie virtuali.
Con l’evoluzione digitale delle esposizioni artistiche, molti artisti hanno colto l’occasione di produrre opere digitali o esporle in gallerie virtuali per ridurre l’impatto ambientale, in termini di consumo di risorse e di occupazione di grandi spazi per l’esposizione. In aggiunta, molti software sono a disposizione degli artisti per progettare le loro opere artistiche e vedere il risultato finale prima di realizzarle.
È perciò innegabile che l’arte e la tecnologia siano due materie imprescindibili l’una dall’altra e che, dalla loro fusione, nascono i frutti di un’evoluzione che tocca tutti gli aspetti della vita umana.