Il sistema sanitario mondiale si trova ora in una fase delicata. Fattori come l’invecchiamento della popolazione, l’aumento delle malattie croniche e le aspettative sempre più alte dei pazienti, fanno sì che le strutture tradizionali non siano più adeguate. In sostanza, le sempre più presenti falle e inefficienze chiamano metodi più flessibili e innovativi. Tutto ciò porta alla messa in atto di un nuovo sistema, in cui il paziente si trova al centro. Pertanto, l’uso della tecnologia può rendere i servizi sanitari più accessibili e personalizzati.
In questo contesto, pertanto, stanno sempre più prendendo piede i dispositivi indossabili, o wearable, e i servizi di telemedicina. Se da un lato queste due tecnologie richiedono nuove sfide, come la protezione dei dati personali e l’unione con i sistemi tradizionali già esistenti, dall’altro possono veramente migliorare il settore. E a beneficiare saranno i pazienti e i vari sistemi nazionali.
In questo articolo si andranno quindi a indagare le nuove tecnologie in campo sanitario e le future opportunità e sfide che ci aspettano.
Monitoraggio continuo e gestione costante: i wearable
I dispositivi indossabili, o più conosciuti come wearable, stanno modificando il modo con cui i pazienti monitorano la loro salute. Essi includono molti dispositivi, come smartwatch, smartbrand, fitness tracker, smartglass, hearable e anelli smart. Il loro funzionamento è piuttosto semplice. Dopo averli indossati, basterà installare l’applicazione proprietaria sul proprio smartphone e avviare la prima configurazione. Una volta finita questa fase, si potrà verificare che il tutto funzioni correttamente. Questi dispositivi sono progettati in modo da essere usati anche per chi non ha dimestichezza con la tecnologia. Sono quindi estremamente intuitivi per tutti.
I wearable hanno molte funzioni, che coprono sostanzialmente tutti i bisogni degli utenti. Le funzioni più comuni riguardano il tracciamento dei parametri vitali e delle attività fisiche, tra cui il contapassi. Dopodiché c’è il rilevamento del battito cardiaco, della saturazione del sangue e della pressione sanguigna, grazie al sensore a contatto con la pelle. Anche il sonno può essere tracciato, e viene distinto nelle varie fasi, ovvero veglia, sonno lieve e sonno profondo.
I dispositivi wearable stanno mettendo in atto un nuovo modo con cui i pazienti monitorano la loro salute. Il costante monitoraggio permette di essere proattivi sulle proprie condizioni di salute. Ciò si traduce nell’invio in tempo reale di tutti i dati ai medici, garantendo interventi tempestivi. Inoltre, si permette la creazione di un database personalizzato. In questo modo, la tecnologia degli indossabili rende l’assistenza sanitaria più accessibile, su misura del paziente e soprattutto è orientata alla prevenzione.
Allargando lo sguardo, gli indossabili includono anche altri dispositivi. Innanzitutto, ci sono i cerotti smart. Essi sono dei sottili adesivi che contengono componenti elettronici, i quali permettono di raccogliere i parametri vitali. Questi poi vengono trasferiti alle applicazioni a disposizione di medici e pazienti. Un secondo dispositivo è l’ECG mobile, il quale registra l’elettrocardiogramma attraverso un elettrodo wireless. Quest’ultimo può essere applicato, ad esempio, sul torace o sul dito del paziente. Anche in questo caso, i dati sono trasferiti in un cloud sempre accessibile dal medico.
La telemedicina per migliorare l’efficienza del sistema sanitario
La telemedicina è una tecnologia che sta prendendo sempre più piede. È uno strumento chiave per migliorare l’efficienza del sistema sanitario e per rendere più accessibile i servizi medici. La telemedicina non è affatto da sottovalutare. Sarebbe riduttivo considerarla solo come una soluzione che permette un contatto tramite una videochiamata. In realtà, permette la costruzione di un vero e proprio ecosistema.
Alla base di tutto c’è sicuramente il risparmio di costi sul sistema sanitario, in quanto ci sono minori costi operativi e si migliorano le qualità delle cure. Dopodiché c’è un risparmio di tempo, in quanto i pazienti hanno la possibilità di interfacciarsi anche con medici specialisti in tempi molto più brevi. Gli stessi pazienti possono avere l’accesso alle cure anche se vivono in aree remote o se hanno difficoltà nello spostarsi. Non solo, la telemedicina va in soccorso anche per coloro che vivono all’estero o che si trovano fuori dai confini nazionali per viaggio. In questo modo, tale tecnologia permette di trasmettere virtualmente la prestazione sanitaria a casa del paziente e permette di offrire un parere specialistico anche dai medici che si trovano in altre nazioni.
L’ecosistema si allarga poi con la cartella clinica digitale, in cui sono inseriti tutti i dati clinici provenienti dal monitoraggio continuo dei dispositivi indossabili. Ciò facilità di molto la riduzione dello stress per le lunghe attese e riduce l’esposizione alle malattie, soprattutto per pazienti fragili e anziani. La telemedicina viene sempre più usata in ambiti come l’oncologia, cardiologia, pediatria, psicologia, radiologia e la dermatologia. Risulta altrettanto importante nel monitoraggio delle patologie croniche, nei follow-up e nella ricerca di medici specialisti in malattie rare.
Per concludere, si tiene a mente che la telemedicina non sostituisce la medicina tradizionale. Bensì si tratta di un’integrazione attraverso strumenti di comunicazione e tecnologie innovative. Ciò permette quindi di migliorare l’assistenza sanitaria e aiutare i pazienti ad accedere alle prestazioni sanitarie.

